giovedì 15 gennaio 2015

Tecnica 2 - L'esposizione ed il Tempo

Tecnica 2 - L'esposizione ed il Tempo


Nella puntata precedente abbiamo capito quali sono i diversi tipi di macchina fotografica e come distinguerli tra loro.

Passiamo ad argomenti meno geek e più collegati alla tecnica fotografica: L'esposizione

L'esposizione non è altro che la quantità di luce che le impostazione della fotocamera lasciano entrare dall'obiettivo e che colpiscono il sensore o la pellicola.

L'esposizione è data da 3 fattori:

1) Tempo di esposizione

2) Diaframma utilizzato (f)

3) Sensibilità ISO


Tant'è che spesso si fa riferimento al "Triangolo dell'esposizione".

Per seguire quanto spiegato di seguito va fatta un'altra introduzione tecnica:
La macchina fotografica è (come dicevamo nel post precedente) una scatola che, a "riposo", risulta impenetrabile alla luce. Questo è vero fino al momento in cui si scatta una fotografia; in quel momento un sistema composto da 2 tendine oscuranti (che bloccano la luce in entrata dall'obiettivo) si apre e permette il passaggio della luce stessa.

A volte un immagine vale mille parole, eccovi un esempio.



Scatto con tempo lento

Scatto con tempo rapido






Ora possiamo spiegare il primo punto: il tempo.

La velocità di otturazione è l'intervallo misurato in secondi o frazioni di secondo in cui le tendine della macchina fotografica rimangono aperte.
È un valore fondamentale che determina per quanto tempo faremo entrare la luce dall'esterno. Questo valore impatterà fondamentalmente sulla luminosità dello scatto
Banalmente: un tempo rapido farà entrare meno luce di un tempo più lungo, per cui a parità di apertura di diaframma e sensibilità ISO avremo due immagini, la prima più luminosa dell'altra.


1/25 f/11 ISO 100

1/125 f/11 ISO 100


Entrambe le foto sono state scattate a pochi minuti di distanza, si tratta di immagini esportate direttamente dalla macchina fotografica e non ritoccate (notate che sono scialbe, poco luminose e "vibranti") solo per rendere visibile la differenza nello scattare a parità di condizioni luminose a 1/125 che equivale a 0,008 secondi ed a 1/25 alias 0,04 secondi.


Già qua potrebbe venirvi il primo dubbio:
"Se è sufficiente aumentare il tempo di esposizione perchè preoccuparsi di altri parametri complicati?"
Perchè un'altra conseguenza è che un tempo di scatto più lungo introduce il fatidico "mosso", si tratta di una sfocatura dell'immagine causata dal movimento (vostro causato da mani tremolanti, del soggetto o di entrambi).

1/200 f/3,5 ISO 800

1/4 f/3,5 ISO 800

Bella differenza vero? In questi due esempi le condizioni di luminosità erano cambiate sensibilmente ma ho mantenuto diaframma e sensibilità ISO per distinguere bene cosa significhi Congelare il movimento e cercare il mosso. Il secondo caso è ovviamente estremo.

In conclusione possiamo definire la seguente regola:
In scatti dove vogliamo evitare il mosso dobbiamo sempre cercare di usare il tempo più rapido possibile facendo sì che la quantità di luce sia sufficiente ad ottenere una fotografia luminosa.


Al prossimo post.

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