mercoledì 11 febbraio 2015

Tecnica 3 - L'esposizione ed il Diaframma

Tecnica 3 - L'esposizione ed il Diaframma


Riprendiamo il nostro approfondimento sul triangolo dell'esposizione parlando di diaframma.

Il diaframma è un meccanismo composto da lamelle (negli obiettivi commerciali in numero da 7 a 9 circa) poste a ventaglio che si apre e chiude a step di intervalli ben precisi e delimitati (i famosi f/ ad esempio f/1.4, f/2.8, f/4, f/5.6, f/8, f/11, f/16, eccetera), così facendo consente di limitare il passaggio della luce.



Ne consegue che per far raggiungere la stessa quantità di luce in due scatti è necessario bilanciare l'apertura del diaframma con il tempo di esposizione.

L'esempio più classico è quello del rubinetto e della bacinella:


Se devo riempire la bacinella (il sensore) con un litro d'acqua impiegherò ad esempio 10 secondi (tempo di esposizione) con il rubinetto completamente aperto (diaframma), 20 con il rubinetto aperto a metà e 40 con il rubinetto aperto "al minimo".

Tradotto in ambito fotografico se per esporre correttamente la scena il mio tempo di scatto è 1/125 di secondo con diaframma f/8, aprendo quest'ultimo a f/4 (1 stop di luce in più) dovrò dimezzare il tempo di posa (quindi 1 stop in meno) portandolo a 1/250. Se utilizzate una macchina fotografica che offre la possibilità di intervenire manualmente sull'esposizione potete provare anche voi in modo da consolidare il concetto.

La domanda che può sorgere a questo punto della spiegazione è la seguente:

Perché mi devo porre il problema? Se scatto a 1/125 - f/8 o 1/250 f/4 e la quantità di luce che raggiunge il mio sensore è sempre corretta perché mi devo preoccupare di effettuare una scelta?

Perché l'apertura del diaframma non impatta solo sulla quantità di luce che può passare ma anche sulla profondità di campo.

Ne parleremo alla prossima puntata.